Occhi vispi e color ambra

“Ciao tesoro, che fai?”
“Niente papà, guardo il mare”
Quella ragazzina era così sveglia per i suoi 11 anni, con gli occhi color ambra, così vispi, pensò il padre di Maya.
“Va bene piccola ma sta attenta e torna presto!”
“Ok, a dopo!”, rispose lei, con la voce candida e impregnata di innocenza e curiosità. Era proprio vero, quei suoi occhi così dolci erano vispi e bramosi di conoscenza. Si notava anche da questo la sua intelligenza, sarebbe diventata una donna adulta, colta e triste. Triste come tutte le persone intelligenti. Maya non stimava suo padre, nonostante le desse tutto, nonostante la viziasse. Il padre di Maya beveva, beveva molto. Iniziò a bere dopo la morte di Brigitte, sua moglie e madre di sua figlia. Si amavano tanto, eppure la morte è più forte dell’amore. Anche quel giorno che stava svanendo dietro il mare, Nick, il padre di Maya era ubriaco. La bambina ormai non gli dava più peso, nonostante ci soffrisse. Soffriva perché temeva di rimanere da sola, soffriva perché aveva paura che l’alcol potesse uccidere suo padre. Nick si allontanò tranquillo, sapeva che sua figlia era una bambina responsabile e che non si sarebbe cacciata nei guai, oppure se ne auto convinceva: era troppo ubriaco per poter prendersi cura di lei, era meglio che lo facesse da sola. Era stanco ed affannato, voleva tornare a casa, passò per la via più breve ma più pericolosa. Soprattutto se non si è a pieno delle proprie capacità. Passò per quello scoglio, senza far caso alla marea alta. Nick capì che era arrivata la fine, che non aveva forze e voglie per combattere contro il mare. Estrasse dalla giacca una piccola bottiglia di vetro con dentro un pezzo di carta arrotolato e si lasciò morire trasportato dalle onde del mare. Maya era sola, la sua paura più grande le si presentò davanti, schiaffata e scaraventata così quella dura realtà come quell’onda che le portò via il padre. Lei crebbe, passarono gli anni ma non si allontanò mai da quella costa. Era il crepuscolo di una bella giornata quando trovò una piccola bottiglia con dentro un pezzo di carta.

“non avrei mai voluto figlia mia, ti amerò sempre, ti amerò meglio da lontano”.

Maya pianse, Maya sorrise.

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